Che cosa è la Dislessia?

11.04.2019

La dislessia è definita dall'International Dyslexia Association come:

"Una disabilità dell'apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nella scrittura (ortografia). Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alle altre abilità cognitive e alla garanzia di un'adeguata istruzione scolastica. Conseguenze secondarie possono includere problemi di comprensione nella lettura del testo scritto e una ridotta crescita del vocabolario e della conoscenza generale, conseguente ad una ridotta pratica nella lettura".

La Dislessia è caratterizzata da un deficit nella velocità, nell'accuratezza e nella comprensione del testo.

Il bambino spesso compie nella lettura e nella scrittura errori caratteristici come l'inversione di lettere e di numeri (es. 21 - 12) e la sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d).

A volte non riesce a imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell'alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell'anno.

Può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni; lettura dell'orologio) e può avere difficoltà ad esprimere verbalmente ciò che pensa.

In alcuni casi sono presenti anche difficoltà in alcune abilità motorie (ad esempio allacciarsi le scarpe), nella capacità di attenzione e di concentrazione.

Il bambino dislessico appare disorganizzato nelle attività sia scolastiche che quotidiane. Incontra difficoltà nel copiare dalla lavagna, nel leggere simboli matematici, numerici e nella notazione musicale. Comportamenti riguardanti una scarsa motivazione o bassa autostima possono essere una chiara conseguenza delle difficoltà che il bambino incontra, perché egli è capace di leggere e scrivere, ma lo fa in modo non automatico, impegnando al massimo le sue capacità ed energie. Per tal motivo si stanca facilmente, rimane indietro e commette molto errori.

Durante il processo di lettura è richiesta la capacità di associare il più prontamente possibile le lettere (che rappresentano il fonema) con il corrispondente suono.

La lettura, quindi, presuppone buone capacità di reperire informazioni visuo-percettive, infatti anche possibili disfunzioni nei processi visivi possono avere un ruolo determinante nella dislessia. Per tutte queste ragioni un dislessico ha bisogno di molta più concentrazione e tempo per compiere una corretta lettura rispetto ai compagni.

Prof.ssa Marianna Coppola 

Professore di Psicologia Cognitiva e Valutazione Cognitivia dell'Istituto  Sacks Roma 

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